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CORPI FUTURI/3

Evelyn Williams, "Vedere la luce". ©Evelyn Williams/Bridgeman Images.
Crediti: 5 ECM
Costo: gratuito
Durata corso: 5 h
Docente:

Cristina Cattaneo Professore Ordinario e direttrice di Labanof, Laboratorio di antropologia e odontologia forense presso l’Università degli Studi di Milano.


Piergiorgio Donatelli
Professore ordinario di filosofia morale, dirige il Dipartimento di Filosofia della Sapienza Università di Roma.

 

Lidia Ravera Scrittrice, giornalista, sceneggiatrice.

 

Patrizia Romito Professore associato di Psicologia sociale all’Università degli Studi di Trieste.

 

Vincenzo Trione Professore ordinario di Arte e media e di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università IULM di Milano.

Responsabile corso:

Vittorio Lingiardi Psichiatra e psicoanalista, Professore Ordinario di Psicologia Dinamica, Sapienza Università di Roma, Presidente SPR-IAG (Italy Area Group).

Concluso

CORPI FUTURI/3

Razionale scientifico

Dal corpo non si scappa, il corpo è un tema trasversale e sempre contemporaneo. Nella sua presenza e ancor più nella sua assenza o nella distanza. Il corpo, che è uno solo, si moltiplica negli sguardi disciplinari e si ricompone nel loro incontro: è nel diritto e nella salute, nel linguaggio e nell’arte, nelle gender politics e nel fenomeno migratorio. È nell’esame del medico, obiettivo, istologico, radiografico. È nelle pratiche dello sport e nello studio dei neuroni specchio. È nell’esperienza della cura psichica, nella dimensione del trauma e nei disturbi del comportamento alimentare. Le neuroscienze, specialmente quando applicate all’indagine clinica, studiano le immagini e le rappresentazioni corporee, il concetto di embodiment, l’affective touch e le realtà immersive. Soprattutto per le generazioni più giovani, il corpo è sempre più un luogo della ricerca identitaria, soglia e limite tra interiorità e esteriorità. Un corpo da modificare anche radicalmente, da potenziare o esibire, su cui tracciare i segni di un dolore che non trova le parole. Un corpo che il diritto può riconoscere o disconoscere, a partire dalle vicende di libertà e relazione che in esso si incarnano. Il corpo è nelle tecnologie, nella moda dei tatuaggi e nelle sessualità. È nel tempo che passa. La pandemia Covid-19 ha messo una lente d’ingrandimento sui nostri corpi: la loro cura e la loro legislazione, il contatto e la distanza. Ascoltiamo i corpi e le loro storie: passate, presenti e future. (V.L.)

Cristina Cattaneo
Il corpo, la scienza e i diritti umani
Lontano dall’immagine falsata delle fiction TV, le scienze forensi operano per restituire identità e giustizia alle vittime delle violazioni dei diritti umani. Il corpo parla, vivo o morto che sia, offrendo indizi che diventano capitoli di un racconto biografico. Il corpo vivente, mappato, può raccontare maltrattamenti e violenze, soprattutto di soggetti fragili: bambini, donne, anziani. Anche dei migranti, che dal 2017, con l’introduzione del reato di tortura, possono contare sul “certificato di tortura” per le richieste di asilo. Il corpo morto, se anche solo un dente è rimasto, permette di ricostruire l’identità della vittima. Un diritto, quello all’identità, a tutela della dignità e del rispetto dei morti, come la Convenzione di Ginevra stabilisce. Perché dietro ai morti ci sono sempre i vivi, da sottrarre alla condanna della “perdita ambigua” per poter elaborare il lutto ed espletare le pratiche amministrative. Procedure che, attraverso la raccolta di dati ante e post mortem, dovrebbero diventare obbligatorie nei disastri delle migrazioni. A fronte dell’indifferenza delle istituzioni europee, la scienza forense ha dimostrato, dopo il naufragio del 2015 nel Mediterraneo, che a quel migliaio di morti si può restituire il nome e la biografia.

Piergiorgio Donatelli
Diritti del corpo: aborto, riproduzione, fine vita
La lezione tratta l’etica e la politica della vita umana, con al centro la sessualità e le questioni che si pongono all’inizio e alla fine della vita. Gli ultimi decenni, a partire dagli anni Sessanta e Settanta del Novecento, hanno registrato un cambiamento straordinario degli atteggiamenti e delle leggi, che si inserisce nelle più ampie lotte dei corpi: delle donne, dei neri, dei pazienti psichiatrici, per la liberazione sessuale. Il quadro antropologico è mutato radicalmente. L’idea che la vita umana sia una questione di soglie, tra non esserci ed essere nati, tra vivi e morti, tra maschi e femmine, è stata minata alle fondamenta con i progressi della conoscenza e della tecnologia che ci hanno fatto penetrare nel corso della vita, ed è stata messa da parte dalla nuova etica che ha insediato nel corpo la scelta e il progetto personale. Queste opposizioni costitutive si sono convertite in una gradualità di passaggi governati dal diritto e rimessi alla scelta e alla responsabilità individuali.

Lidia Ravera
Vecchiaie del corpo: casi letterari
Il corpo delle donne contiene il dispositivo che produce esseri umani, il dato la inchioda alle leggi di natura. Gli uomini sono liberi da questo servaggio. Invecchiano più sereni? Lo sguardo degli altri, che costringe le donne a essere sempre fresche e sempre fertili, oggetto di desiderio oppure madri, con gli uomini è più generoso. Ma non è sufficiente a liberarli dall’angoscia, come testimoniano alcuni grandi della letteratura. Per addomesticare il mostro, occorre una rivoluzione culturale. Bisogna liberarci dagli stereotipi, strapparli via dalla testa e dall’anima. Per la prima volta nella storia dell’umanità dopo la fine della vita attiva (cura dei figli, lavoro) abbiamo davanti trent’anni, non pochi mesi. Si muore più tardi, si vive più a lungo, ma questi tempi supplementari sono inutili, dolorosi, se non interveniamo sull’immaginario collettivo restituendo al terzo e al quarto tempo dell’esperienza umana la dignità che meritano. Se non riscopriamo la profonda bellezza di quegli anni di libertà.

Patrizia Romito
Di chi è il corpo delle donne? Molestie e violenze sessuali oggi
Le molestie sessuali sono un fenomeno variegato e complesso, così pervasivo da essere diventato quasi invisibile o, come affermato da una studiosa del tema, da costituire l’“ultimo grande segreto sotto gli occhi di tutti”. Benché chiunque possa esserne vittima o autore, la maggior parte di chi le subisce sono donne e la maggior parte di chi le compie sono uomini. Nella lezione verranno presentate alcune tipologie di molestie (che a volte si configurano come violenza sessuale) e le conseguenze sulla vita e la salute delle vittime. In conclusione, verranno delineate alcune strategie preventive per garantire a tutte e a tutti sicurezza, dignità e libertà.

Vincenzo Trione
Corpo d’arte
Dalla fisiognomica al Post-human. Da Leonardo a Barney passando per Bacon e Freud. Il discorso sulla rappresentazione del corpo in arte. Si tratta della “cosa più presente, più costante e più variabile che esista”, come scriveva Paul Valéry. È già tutto lì: un’inclinazione, un gesto, una sghembatura, una ferita, alcune movenze, certi istinti. I pensieri vengono dopo, simili a una mappa tardiva. Il corpo non come sinonimo di negatività (secondo la tradizione platonica), ma come linguaggio. Mezzo di comunicazione straordinariamente potente e inesauribile. Unica realtà in grado di smascherare la finzione dell’immaginario e di sottrarsi a ogni speculazione, dando voce a valori perturbanti confiscati dalla coscienza. Significato fluttuante, che confonde codici. Sistema polisemico, che abolisce la psicologia, sradicandola dalle sue radici metafisiche e idealistiche, costringendola a pensarsi contro se stessa. Spazio privo di ogni trascendenza, in cui abita il senso stesso dell’essere. Terra di frontiera. Soggetto, ma anche oggetto di un progresso inarrestabile. Luogo glorioso, ma anche materia flessibile, in divenire. Sudario mistico: da violentare, da martirizzare, da sottoporre a interminabili metamorfosi.

 

Programma

Il corpo, la scienza e i diritti umani. Lezione di Cristina Cattaneo
Diritti del corpo: aborto, riproduzione, fine vita. Lezione di Piergiorgio Donatelli
Vecchiaie del corpo: casi letterari. Lezione di Lidia Ravera
Di chi è il corpo delle donne? Molestie e violenze sessuali oggi. Lezione di Patrizia Romito
Corpo d’arte. Lezione di Vincenzo Trione

 

Professioni accreditate

Medico Chirurgo: Medicina di comunità, Neurologo, Neuropsichiatra infantile, Psichiatra, Psicoterapeuta
Psicologo, Psicoterapeuta
Educatore professionale
Tecnico della riabilitazione psichiatrica
Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva
Terapista occupazionale
Infermiere
Assistente Sanitario

 

Biografie docenti

Cristina Cattaneo è un’antropologa forense e medico legale; ha studiato biologia, antropologia e paleopatologia in Canada e Inghilterra, prima di specializzarsi in medicina legale a Milano. Attualmente dirige il Laboratorio di antropologia e odontologia forense (Labanof) dell’Istituto di medicina legale dell’Università degli Studi di Milano, dove è Professore Ordinario di Medicina Legale e delle Assicurazioni presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia. È autrice di Morti senza nome (2005) e Turno di notte (2007), entrambi pubblicati da Mondadori.

Piergiorgio Donatelli è ordinario di Filosofia morale presso la Facoltà di Lettere e filosofia della Sapienza Università di Roma. Dirige la rivista «Iride. Filosofia e discussione pubblica» (Il Mulino). Il suo lavoro spazia dalla storia dell’etica all’etica teorica e alla filosofia contemporanea, dove ha esplorato i temi della soggettività e delle forme di vita. Ha proposto un’impostazione filosofica che rivisita la tradizione wittgensteiniana. È stato professore a contratto presso la Facoltà di Scienze politiche della LUISS Guido Carli e professore visitatore presso la University of Chicago e l’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne. Ha tenuto lezioni e conferenze in molte università in Italia e all’estero.

Lidia Ravera è scrittrice, giornalista, sceneggiatrice. Ha pubblicato una trentina di romanzi. Il primo, Porci con le ali, risale al 1976, l’ultimo, Avanti, parla, è dell’anno scorso. La sua opera è una sorta di autobiografia collettiva della sua generazione che si snoda attraverso quattro decenni. Gli ultimi quattro romanzi raccontano la fatica di invecchiare per la generazione che ha inventato e enfatizzato la giovinezza (‘68 e dintorni): Piangi pure, Gli scaduti, Il terzo tempo, L’amore che dura, tutti editi da Bompiani. È stata per 5 anni, dal 2013 al 2018, assessore alla cultura e alle politiche giovanili della Regione Lazio. In libreria dal 14 febbraio un breve saggio dal titolo Age Pride, Einaudi.

Patrizia Romito è psicologa e docente all’Università di Trieste, dove ha introdotto gli insegnamenti sulla violenza contro le donne. È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e di libri, tra cui Un silenzio assordante. La violenza occultata su donne e minori (Angeli, 2005/2017), tradotto in varie lingue; Violenze su donne e minori: una guida per chi lavora sul campo. Nuova edizione (con N.Folla e M.Melato, Carocci 2017); Le molestie sessuali: riconoscerle, combatterle, prevenirle (con M. Feresin, Carocci, 2019) e Pensare la violenza contro le donne. Una ricerca al tempo del Covid (con M. Pellegrini e M.J. Saurel-Cubizolles, Rosenberg & Sellier, 2021). È stata presidente del Comitato Unico di Garanzia dell’Università di Trieste ed è tra le promotrici di UNIRE-Università in rete contro la violenza.

Vincenzo Trione è professore ordinario di Arte e media e di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università IULM di Milano, dove è Preside della Facoltà di Arti e turismo. È Presidente della Scuola dei beni e delle attività culturali. Collabora con il «Corriere della Sera». Ha curato mostre in musei italiani e stranieri e il Padiglione Italia della LVI Biennale di Venezia (2015). Direttore dell’Enciclopedia Treccani dell’Arte Contemporanea, è autore di monografie su Apollinaire, Soffici e de Chirico e dei seguenti volume: Effetto città. Arte cinema modernità (2014, Premio Roma, Premio-giuria Viareggio), Contro le mostre (con Tomaso Montanari, 2017), L’opera interminabile. Arte e XXI secolo (2019, Premio-giuria Viareggio) e Artivismo. Arte, politica, impegno (2022, Premio-giuria Viareggio).