Daniel Kahneman Professore emerito di Psicologia presso la Princeton University.
Andrea Angelozzi Attualmente in quiescienza, è stato direttore del DSM – Aulss 3 Serenissima della Regione Veneto.
Paolo Migone Psichiatra psicoterapeuta, condirettore della rivista Psicoterapia e Scienze Umane.
Vincenzo Villari Direttore Dipartimento di Neuroscienze e Salute Mentale, Direttore S.C. Psichiatria SPDC, A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino.
Elena Camerone Psichiatra e psicoterapeuta.
La recente scomparsa di Daniel Kahneman è l’occasione per riproporre una lezione tenuta per Synapsis dallo psicologo vincitore del premio Nobel per l’economia «per avere integrato risultati della ricerca psicologica nella scienza economica, specialmente in merito al giudizio umano e alla teoria delle decisioni in condizioni d’incertezza».
Professore all’Università di Princeton, Kahneman è uno dei fondatori della finanza comportamentale. Le sue ricerche hanno permesso di applicare la ricerca scientifica all’ambito della psicologia cognitiva per la comprensione delle decisioni economiche. Dimostrando tramite esperimenti come i processi decisionali umani violino sistematicamente alcuni principi di razionalità, laddove le teorie microeconomiche assumono come razionale e finalizzato a una massimizzazione dell’utilità il comportamento degli agenti decisionali.
Due sono i volumi che riassumono il pensiero e le ricerche di Kahneman, spunti di discussione degli interventi che accompagnano la sua lectio.
In Pensieri lenti e veloci (2012) Kahneman ci guida all’’esplorazione della mente umana, caratterizzata da due processi di pensiero ben distinti: uno veloce e intuitivo (sistema 1), e uno più lento ma anche più logico e riflessivo (sistema 2). Se il primo presiede all’attività cognitiva automatica e involontaria, il secondo entra in azione quando dobbiamo svolgere compiti che richiedono concentrazione e autocontrollo. Efficiente e produttiva, questa organizzazione del pensiero ci consente di sviluppare raffinate competenze e abilità e di eseguire con relativa facilità operazioni complesse. Ma può anche essere fonte di errori sistematici (bias), quando l’intuizione si lascia suggestionare dagli stereotipi e la riflessione è troppo pigra per correggerla.
Due medici danno due diagnosi diverse allo stesso paziente sulla base degli stessi esami; due giudici assegnano pene diverse a colpevoli dello stesso reato; lo stesso manager prende una decisione diversa a seconda del momento della giornata. Non dovrebbe accadere, ma accade. In Rumore (2021) Kahneman, insieme a Olivier Sibony e Cass R. Sunstein, analizza questo difetto del funzionamento mentale e dimostra come ovunque si eserciti il giudizio umano – nella sanità pubblica come nelle aule di giustizia, nelle strategie aziendali come nelle decisioni quotidiane di tutti noi – si trovi il “rumore”, a sviare il ragionamento e causare errori. Un fenomeno onnipresente, finora largamente ignorato: conoscerlo significa riconoscere e controllare l’influenza che il rumore esercita su tutte le decisioni, previsioni e valutazioni.
Gli interventi di Paolo Migone, Andrea Angelozzi, Vincenzo Villari si propongono di focalizzare su medicina e psichiatria il difetto degli errori nella previsione e nella diagnosi.
Introduzione di Paolo Migone
Intervento di Andrea Angelozzi
Lezione di Daniel Kahneman
Dialogo tra Daniel Kahneman, Paolo Migone, Andrea Angelozzi, Vincenzo Villari
Medico Chirurgo: Medico di comunità, Neurologo, Neuropsichiatra infantile, Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico generale, Medico legale
Psicologo, Psicoterapeuta
Educatore Professionale
Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica
Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva
Terapista Occupazionale
Assistente Sanitario
Fisioterapista
Logopedista